TECHNICS SL-G700 STREAMER DI RETE

Technics presenta il SL-G700 un lettore di rete dotato di CD Player.
conoscendo la qualità della linea G di Technics sono stato molto incuriosito ed ho voluto ascoltare questo prodotto di classe Superiore, Anche perché mi ha stuzzicato l'idea di combinare due tecnologie se vogliamo sovrapponibili: da una parte il lettore CD che su questa unità comprende anche il Super Audio CD SACD e dall'altra uno Streamer che rappresenta appieno le nuove richieste del mercato. In molti saranno contenti di trovare a bordo un CD Player perché i potenziali acquirenti appartengono ad una fascia di audiofili che disporrà di un ampio archivio di Compact Disc, ma altrettanti di loro saranno possessori di abbonamenti di musica in streaming e data l'obsolescenza dell’elettronica moderna viene da domandarsi se la strategia di Technics risulterà pienamente vincente anche negli anni a venire.
Mettendo da parte questa premessa, la macchina si presenta allo stato dell'arte, con un doppio telaio per contenere al massimo le vibrazioni, un lettore CD che copre la quasi totalità dei formati audio digitali, un convertitore D/A Premium di alta qualità con circuito Dual mono dotati dei Dac top di gamma ak4497 che nel mondo audiofilo rappresentano quanto di meglio possa essere oggi disponibile sul mercato.

Scoperchiando lo streamer si può notare l'ottimale disposizione a "tre navate" dell'architettura costruttiva volta a contenere al massimo Le interferenze fra i vari componenti; spicca la disposizione asimmetrica Dual mono per eliminare qualsiasi interferenza fra i canali sinistro e destro migliorando nettamente la riproduzione dell'immagine e dello spazio sonoro registrato alla fonte, questo motivo l'alimentazione del clock impiega un esclusivo circuito alimentato a batteria.
Il circuito filtro del SL-G700 non impiega un amplificatore operazionale a circuito integrato ma un modulo amplificatore discreto esclusivo, e come ultima nota mi preme segnalare la qualità della mini alimentazione che si giova un circuito esclusivo stabilizzato che eroga corrente stabile a basso rumore preservando specialmente nelle uscite analogiche il rumore infrastrumentale.

Tutta la macchina risponde a criteri Premium lo si può capire Osservando i piedini molto Curati ed isolanti la rigidità complessiva dello Chassis aIla ricchissima dotazione di prese sia in ingresso che in uscita molto varie e soprattutto ben curate, capaci di sostenere senza fatica cavi Hi end di un certo spessore e peso.
Mi ha colpito l'estetica minimale molto curata abbinata ad un peso non certo trascurabile prossimo ai 12 kg; ho trovato molto comoda la presa frontale USB e l'uscita cuffie della quale parleremo più avanti.
Tornando al design, molto pulito pannello frontale sul quale troviamo i comandi del lettore CD e due pulsanti che dirigono le funzioni dello Streamer e del set up nonchè una manopola che funge da selettore per le opzioni ( essendo dotata anche di comando Push ) e per il controllo del volume.
La scelta di posizionare al centro la meccanica del Compact Disc rende merito ad un progetto concepito alla ricerca della massima qualità audio.

Sul pannello posteriore si trova una grande ricchezza di ingressi ed uscite: una presa LAN Green Network due antenne reclinabili per il WiFi un'ulteriore presa USB per la lettura di contenuti multimediali direttamente da hard disk, NAS e Flash storage; una coppia di ingressi digitale ed ottica con la corrispettiva sezione di uscite, e la sezione principale posta sulla sinistra dalla quale esce il segnale per pilotare l'amplificatore, predisposto in segnale bilanciato via xlr e analogico con degli innesti RCA molto curati. A questo punto siamo pronti per sentire come suona, e lo dico subito,... suona molto bene !
Proviamo il lettore CD: essendo il sottoscritto un musicista un pò attempato, partito dal vinile ed approdato al compact disk conservo un buon archivio dischi e non ho mai perso il piacere della ritualità di estrarre il disco dalla custodia ed inserirlo nel cassetto, e sebbene alcuni recensori abbiano denigrato una certa lentezza nell'estrazione del carrellino, vi confesso che a me ha suggerito piuttosto un ottimo controllo micrometrico della meccanica.

In genere quando devo scrivere una recensione, parto con la mia compilation di dischi che conosco praticamente a memoria, nel tempo, le mie orecchie hanno affinato la capacità di indagare nelle piccole o grandi sfumature fra una nota e l'altra che cuffie amplificatori e lettori generalmente mettono in mostra.

il primo ascolto

si percepisce immediatamente una buona disposizione spaziale una dinamica corretta nel segmentare il tessuto orchestrale e la voce della cantante. la timbrica è pulita e la gamma appare estesa; molto gradevole il pizzicato degli archi, posizionato all'altezza giusta; la voce della Otter risulta controllata è morbida dove serve, trovo che sia vivace e continua nello scalare le varie frequenze della gamma vocale.
mi colpisce anche la velocità della riproduzione che imputo alla qualità del lettore, molto esteso sia in basso che in alto e fa notare la differenza circa il "nero" infrastrumentale che rende reale e piacevole l'ascolto delle tracce eliminando il disturbo quasi impercettibile fra suono e silenzio.
passiamo allo streamer....bisogna attendere qualche istante, e proprio quando si è sul punto di domandarsi “ha agganciato la rete ?” il segnale compare e comincia il divertimento.


questo brano è un vero e proprio test per le apparecchiature: siano esse cuffie sorgenti o lettori: la registrazione e così ricca di dinamica che mette alle corde molte elettroniche. anche in questo caso ritengo superata la prova sebbene come per la traccia precedente, si manifesti una scelta timbrica ben nota alla casa, nel prediligere un ascolto meno affaticante e cioè alleggerito leggermente nella gamma media cosa che si riflette un pochino sulle voci e su quegli strumenti come la chitarra e il clarinetto che fanno di quella gamma il loro baricentro tonale.


leggerezza soavità caratterizzano Questo disco che necessita di riproduzioni senza particolari enfasi per rendere pieno merito alla coralità: la resa dello spazio risulta ben delineata ed è facile percepire i riverberi naturali dell'ambiente durante l'esecuzione. La parte sovracuta del coro non risulta mai penetrante o fastidiosa.

in questo capolavoro di Fabrizio De André si riesce a cogliere con precisione la sua voce profonda, levigata da anni di sigarette e fumo, gli arpeggi delle chitarre le percussioni leggere e la natura elettronica dei Pad che accompagnano l'organico. la voce risulta correttamente avanzata, ma diciamoci la verità, queste osservazioni risultano in secondo piano perché trascorsi i primi secondi d’ascolto ci si fa trascinare dalla musica e ciò è la migliore credenziale per un impianto audio, far dimenticare il resto e invitare all'ascolto.


L’organo nella sua maestosità e complessità armonica mette spesso in crisi il registro grave, in questo caso riesco a percepire con buona chiarezza il pedale grave e le relative armoniche: anche questa prova la ritengo superata con successo senza generare la congestione che spesso preclude la gradevolezza di molti ascolti.

suadenza e morbidezza in un ambientazione sonora interamente volta ad accarezzare le orecchie dell'ascoltatore. Riesco a concentrarmi sulla voce della cantante e sulle sue evoluzioni vocali, percependo talvolta una certa secchezza negli attacchi, cosi come un certo suono "attufato" del basso sulle corde più alte. Non so se ascriverlo alla caratterizzazione del suono Technics o al limite dell'uscita cuffie....


Per togliermi la curiosità collego un ampli cuffie dedicato al SL-G700 ed effettivamente la musica cambia. Ho collegato un amplificatore full balanced come il Bryston BHA-1 e il SL-G700 g suona, e come suona ! rivelando appieno le reali qualità della sezione di conversione digitale analogica trasformando l’ascolto della musica in una esperienza veramente appagante.
Technics ha presentato il suo lettore di rete come uno strumento dotato di un uscita cuffia di elevata qualità ( classe AA ) e non c'è niente di strano in questo, ma uno strumento di tale qualità e prestazioni ( e fascia di prezzo) finirà certamente nelle mani di ascoltatori non propriamente alle prime armi e quindi dotati di un’affinata sensibilità all'ascolto e presumibilmente in possesso di adeguata strumentazione per la riproduzione in cuffia....e l’uscita integrata dell’apparecchio potrebbe non rappresentare la prima scelta in termini di qualità.
Però è li, sul pannello frontale....., ed una cosa che ho imparato negli anni è che spesso finisce per spuntarla la comodità d’utilizzo rispetto alla ricerca della qualità assoluta.

la vita a bordo Se la qualità audio è di ottimo livello, non senza l’appunto ad una gamma media non sempre incisiva quando serve, nell’uso pratico emerge qualche sacrifico in onore alla pulizia del design, come ad esempio la manopola che secondo i miei gusti potrebbe essere appena più sporgente o con un diametro maggiore per essere afferrata con più precisione: del resto si comanda tutto attraverso questo controller, compreso il volume che non ha accesso immediato e questo risulta l’aspetto che mi ha afflitto maggiormente durante le sessioni d’ascolto.
Per contro la regolazione avviene con step micrometrici che vi faranno trovare assolutamente il volume desiderato, ma per gli incontentabili, tanta modulabilità potrebbe rallentare il veloce conseguimento del volume desiderato...
Nel display ci sono tutte le informazioni essenziali, è molto discreto anche al buio o in penombra, ma un pò di colore o qualche pixel in più avrebbe fatto guadagnare in appeal generale con un tocco di modernità.

Ho provato a scaricare la app che lo stramer riconosce subito, ma anche attraverso un device esterno non si accede direttamente al livello del volume e serve sempre la sequenza successiva di due tasti per giungere alla tanto agognata regolazione.
Anche la connessione con la rete è veloce e stabile, forse la scorrevolezza generale passando da una sorgente all’altra potrebbe offrire maggior fluidità, ma sono sfumature che il SL-G700 si fa perdonare subito.
Una nota riguardante l'uscita analogica sbilanciata che non suona “anemica” rispetto alla bilanciata ( come avviene in tanti altri DAC ) segno di una realizzazione attenta alle esigenze fondamentali degli appassionati che per vari motivi e scelte non dispongono di un impianto full balanced.
Il Technics SL-G700 prevede anche 3 filtri di intervento, con i quali è possibile customizzare l’ascolto o correggere leggermente il tiro quando si ascolta qualche vecchia incisione o generi musicali che preferiamo adattare ad un certo tipo di ascolto, magari per migliorare la resa con i diffusori ad esempio. Li ho trovati utili e comodi da utilizzare a patto di avere installato l’app che è l’unico modo che consente di visualizzarli.

conclusioni
il Technics SL-G700 !!!! è un ottimo streamer con la soluzione di un CD player integrato e molto ben realizzato, capace di leggere una molteplicità di formati.
La costruzione risulta all’altezza delle migliori meccaniche di questa fascia di prezzo ed il convertitori A/D assicurano prestazioni audio di elevata qualità con ricchezza di dettagli ed una notevole profondità di scena, garantendo un suono mai affaticante e molto musicale da far dimenticare di voler desiderare qualcos’altro.
L’ottima interconnessione con i principali servizi di streaming ( comprende la codifica MQA ) e la versatilità nel leggere dalla rete quanto da una NAS o un semplice HD ne fanno il baricentro d’ascolto della vostra musica, ovviamente da completare con una catena di amplificatore e diffusori in grado di far esprimere al meglio le molte potenzialità di questo magnifico strumento.

catena d’ascolto
Sorgente Technics SL-G700 / diffusori Technics SB-C700 / cuffie Sennheiser HD660S
amplificatore cuffie Bryston BHA-1 / Estro armonico OTL / Stax 700T
cuffie Sennheiser HD800S / Beyerdynamic Amiron home / Stax sr-l 700mk2

Produttore > https://www.technics.com/it/



Indice delle recensioni >>



Una premessa finale !

Per rendere questa recensione utile a tutti, va ricordata una premessa essenziale: la musica passa attraverso le orecchie che possiedono forma e sensibilità diversa per ciascuno di noi, vale a dire che non solo producono una risposta diversa alle varie frequenze per caratteristiche morfologiche, ma soprattutto rispondono differentemente l'una dall'altra alle sollecitazioni prodotte da talune bande di frequenze in particolare.
Nel mio caso specifico ( lo scrivo per orientarvi alla lettura ) manifesto una certa intolleranza alle frequenze troppo pronunciate attorno al 1,2khz e trovo altrettanto insistenti quelle troppo enfatizzate vicine ai 90hz.
Questo preambolo servirà a tarare il lettore circa la mia criticità analitica, Che talvolta manifesterà Dei giudizi viziati dal gusto squisitamente personale, così come personale è Il repertorio d'ascolto che nel mio caso e lato per la maggior parte del tempo musica classica cameristica, sinfonica e vocale.
La riproduzione di un quartetto d'archi a titolo d'esempio, metterà in luce alcuni aspetti sonori che la medesima cuffia / amplificatore / sorgente impegnato in altri generi musicali non riuscirà ad indagare con tanta introspezione. Vale ovviamente, ( e per fortuna ! ) il contrario.
L’ovvia conclusione di questa premessa è che ciascuno ha le proprie orecchie ed i propri gusti musicali e d’ascolto, e principalmente a questi deve affidarsi anche a dispetto di una lusinghiera recensione verso questo o quell’apparecchio.
Nelle recensioni dell’Orecchio Musicale non sono solitodilungarmi in misure, rilevazioni, dettami costruittivi. ecc…perchè a meno di difetti o pregi particolari da porre in evidenza al fine della percezione audio, risultano informazioni facilmente reperibili presso il sito del produttore. L’unico motivo valido per leggere la mia opinione in merito è quella di ascoltare il parere delle orecchie di un musicista.
Grazie e buona lettura.


About me
Stefano Medici, musicista, scrittore e direttore artistico, si diploma in chitarra col massimo dei voti e borsa di studio, risulta vincitore in numerosi concorsi internazionali; svolge attività di concertistica da solista e in orchestra sia in Italia che all’estero, è docente alla cattedra principale dell’Accademia della Musica.
Revisore e trascrittore di opere per chitarra ha al suo attivo collaborazioni con RAI e MEDIASET, apprezzato musicista da pubblico e critica, nella sua carriera ha ricoperto importanti incarichi culturali per il Ministero, il Conservatorio e la Regione Veneto, avviando iniziative di diffusione culturale in collaborazione anche con l’Università di Padova e Confindustria Veneto.
Ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, dal 1995 è presidente e fondatore dell’Accademia della Musica, con la quale svolge un’importante ricerca nel campo delle neuroscienze e della Bio-risonanza applicata alla musicoterapia.

Accademia della Musica
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